Ciao mondo!!

Welcome to WordPress.com. This is your first post. Edit or delete it and start blogging!

Pubblicato in Senza categoria | 1 commento

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA E NUOVO SITO DEGLI OBLATI ITALIANI

Carissimi amici,
oggi 19 Aprile 2009 ricorre la nostra tanto amata FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA.
Per noi devoti di Gesù Misericordioso questo è un giorno molto importante, giorno che va vissuto in preghiera, raccoglimento e con tanta gioia!

-In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita, questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene- (Q. I, p. 132)

-In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto- (Q. II, p. 267)

Questo ha detto Gesù a Santa Faustina a proposito della Festa della Divina MIsericordia. Approfittiamo di questa Grazia così grande, che il Padre Celeste ci accorda per la sua immensa bontà.

Ricordo che oggi è possibile lucrare l’indulgenza plenaria con le consuete modalità previste dalla Santa Chiesa:

Si concede l’Indulgenza plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice) al fedele che nella Domenica seconda di Pasqua, ovvero della Divina Misericordia, in qualunque chiesa o oratorio, con l’animo totalmente distaccato dall’affetto verso qualunque peccato, anche veniale, partecipi a pratiche di pietà svolte in onore della Divina Misericordia, o almeno reciti, alla presenza del SS.mo Sacramento dell’Eucaristia, pubblicamente esposto o custodito nel tabernacolo, il Padre Nostro e il Credo, con l’aggiunta di una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. -Gesù Misericordioso, confido in Te-).

Si concede l’Indulgenza parziale al fedele che, almeno con cuore contrito, elevi al Signore Gesù Misericordioso una delle pie invocazioni legittimamente approvate.

Inoltre i naviganti, che compiono il loro dovere nell’immensa distesa del mare; gli innumerevoli fratelli, che i disastri della guerra, le vicende politiche, l’inclemenza dei luoghi ed altre cause del genere, hanno allontanato dal suolo patrio; gli infermi e coloro che li assistono e tutti coloro che per giusta causa non possono abbandonare la casa o svolgono un’attività non differibile a vantaggio della comunità, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria nella Domenica della Divina Misericordia, se con totale detestazione di qualunque peccato, come è stato detto sopra, e con l’intenzione di osservare, non appena sarà possibile, le tre consuete condizioni, reciteranno, di fronte ad una pia immagine di Nostro Signore Gesù Misericordioso, il Padre Nostro e il Credo, aggiungendo una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. -Gesù Misericordioso, confido in Te-).

Se neanche questo si potesse fare, in quel medesimo giorno potranno ottenere l’Indulgenza plenaria quanti si uniranno con l’intenzione dell’animo a coloro che praticano nel modo ordinario l’opera prescritta per l’Indulgenza e offriranno a Dio Misericordioso una preghiera e insieme le sofferenze delle loro infermità e gli incomodi della propria vita, avendo anch’essi il proposito di adempiere non appena possibile le tre condizioni prescritte per l’acquisto dell’Indulgenza plenaria.

I sacerdoti, che svolgono il ministero pastorale, soprattutto i parroci, informino nel modo più conveniente i loro fedeli di questa salutare disposizione della Chiesa, si prestino con animo pronto e generoso ad ascoltare le loro confessioni, e nella Domenica della Divina Misericordia, dopo la celebrazione della Santa Messa o dei Vespri, o durante un pio esercizio in onore della Divina Misericordia, guidino, con la dignità propria del rito, la recita delle preghiere qui sopra indicate; infine, essendo -Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia- (Mt 5, 7), nell’impartire la catechesi spingano soavemente i fedeli a praticare con ogni possibile frequenza opere di carità o di misericordia, seguendo l’esempio e il mandato di Cristo Gesù, come è indicato nella seconda concessione generale dell’

Enchiridion Indulgentiarum- (Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 29 giugno 2002, nella solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo 2002).

Ho il piacere inoltre di annunciarvi che è da oggi online il nuovo sito degli OBLATI DELLA DIVINA MISERICORDIA al seguente indirizzo: http://www.oblatidelladivinamisericordia.it

Il sito è già visitabile ed è già possibile iscriversi, partecipare al nuovo forum, scaricare alcuni documenti…. Alcuni piccoli dettagli (soprattutto grafici) verranno sistemati nei prossimi giorni (portate quindi ancora un po’ di pazienza)!

La coincidenza dell’inaugurazione del sito con la Festa della Divina Misericordia ovviamente non è casuale: affidiamo questo nostro strumento alla Provvidenza di Dio, affinchè esso sia utile a noi e agli altri per scoprire, amare e diffondere l’imperscrutabile Misericordia di Dio.

A nome della Comunità dei Fratelli di Gesù Misericordioso, di Padre Igor e di tutti gli Oblati del mondo, vi porgo i più sinceri auguri, sperando che possiate trascorrere una santa FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA!

Un abbraccio affettuoso nella gioia di Cristo Risorto

Paolo

GESU’ CONFIDO IN TE

Pubblicato in Senza categoria | 1 commento

EUROVISIONE?

Non so se avete fatto caso, ma l’animazione dell’EUROVISIONE negli ultimi mesi è cambiata!

Una volta le note del TE DEUM (sottolineo il titolo TE DEUM) di Charpentier erano accompagnate dalla bandiera europea: 12 stelle dorate che si disponevano in circolo su uno sfondo blu!

Adesso no! Basta! La bandiera europea, forse troppo carica di simboli, è stata eliminata! Al suo posto appaiono tre pseudofrecce a forma di V che indicano il centro di un cerchio… Che cosa vorranno mai dire non lo sa nessuno… come nessuno sa perchè la bandiera europea sia stata eliminata proprio dall’EUROvisione!

Sappiamo invece benissimo cosa rappresentavano le 12 stelle della bandiera (e non erano le 12 nazioni) e sappiamo anche chi la disegnò… FORSE CHE STIAMO ASSISTENDO ALL’ENNESIMO PASSO VERSO LA SCRISTIANIZZAZIONE DELL’EUROPA?

Ricordo a questo proposito le parole di G. Paolo II: <<NON SI TAGLIANO LE REDICI DALLE QUALI SI E’ CRESCIUTI>>.

Ai posteri…..

Pubblicato in Senza categoria | 3 commenti

ECCO PERCHE’ NAPOLITANO HA SBAGLIATO

di Vincenzo Vitale
pubblicato su "IL GIORNALE" di sabato 7 Febbraio 2008

Solo in una nazione strana come l’Italia può accedere che nel momento stesso in cui il Governo emana un decreto d’urgenza per la rottamazione delle auto e dei frigoriferi, altro decreto destinato non solo a salvare la vita di Eluana Englaro , ma anche quella di chi si trovi nelle medesime condizioni, venga invece bloccato dai dubbi e dalle perplessità del Quirinale, di Fini, dei radicali .
Ed invece, all’ultimo momento, il colpo di scena : il Consiglio dei Ministri all’unanimità approva un decreto che impedisce la sospensione della idratazione e della alimentazione a tutti coloro che si trovino nelle stesse condizioni della Englaro .
Ci sono da avanzare tuttavia alcune considerazioni assai rilevanti .
Innanzitutto , osserviamo che il provvedimento della Corte d’Appello di Milano, confermato dalla Cassazione, in forza del quale i medici stanno procedendo a quella sospensione non è una sentenza , ma soltanto un decreto che, in quanto tale, non è suscettibile di esecuzione coattiva : la Corte si è limitata infatti ad autorizzare quella sospensione , non ha inteso certo imporla .
Inoltre , il decreto d’urgenza varato dal governo sembra destinato a superare ogni censura di incostituzionalità .
Esso infatti è assistito , così come vuole la Costituzione italiana , sia dal requisito della necessità , sia da quello dell’urgenza .
La necessità sta nel considerare come una disciplina del problema, di cui la vicenda di Eluana è un esempio, appare quanto mai necessaria , e come tale necessità sia emersa proprio negli ultimi due o tre mesi , dopo cioè che la Corte milanese e la Cassazione , ribaltando un orientamento giurisprudenziale che sembrava inattaccabile, hanno imposto al legislatore di affrontare la questione.
L’urgenza invece non sta soltanto nel salvare la vita di Eluana , alla quale hanno già dimezzato il cibo e l’acqua, ma anche nell’evitare che tali comportamenti possano essere seguiti da altri soggetti in relazione ai tanti degenti ( in Italia ce ne sono centinaia ) che si trovano nelle identiche condizioni della ragazza e che potrebbero subire lo stesso “trattamento”, nella falsa supposizione di una sua liceità .
Piuttosto, c’è da stigmatizzare la assoluta abnormità ed irritualità della missiva che il Capo dello Stato ha inviato al Governo, prima della seduta del Consiglio dei ministri , annunciando la sua contrarietà al decreto che sarebbe stato in discussione .
In proposito , la prassi costituzionale – che , come è noto , è dotata di una sua autonoma forza normativa – è pressoché inesistente . Ciò significa che mai, o quasi mai, un Presidente della Repubblica ha ritenuto in passato – per quanto è possibile rammentare – di poter avvisare in via preliminare ed ufficialmente il Governo della sua contrarietà ad un certo atto normativo che stesse per essere approvato . E sorprende – detto per inciso – che una personalità di natura misurata ed equilibrata come Napolitano sia incappato in tale svarione istituzionale ( forse è stato mal consigliato? ) .
A questo punto, il Quirinale si è messo nell’angolo da solo, perché se il Presidente rifiutasse di controfirmare il decreto, dovrebbe assumersi in proprio la responsabilità politica ed istituzionale di una tale decisione .
E che dire se poi il Governo decidesse – continuando il braccio di ferro col Quirinale – di rispedire al Capo dello Stato il testo invariato del decreto ?
Nel caso di una legge approvata dal Parlamento, il Capo dello Stato avrebbe l’obbligo di promulgarla , mentre nulla è espressamente previsto nel caso del decreto d’urgenza .
Tuttavia , è legittima l’opinione secondo cui anche in questo caso , il Capo dello Stato sarebbe tenuto a controfirmare e ad emanare il decreto : altrimenti ne sarebbe del tutto vanificata l’urgenza.
Senza contare che, se si ritenesse il contrario, da un lato, si lederebbe in modo assai grave la potestà normativa primaria che il nostro sistema costituzionale riconosce al Governo, il quale può agire infatti con decretazione d’urgenza ; dall’altro lato, ne verrebbe troppo amplificato il ruolo del Capo dello Stato che finirebbe col partecipare all’ attività di Governo , qualora potesse sindacarne l’attività bloccando in via definitiva un decreto urgente : ed è invece noto che il nostro Presidente della Repubblica – come si usa dire – “regna ma non governa” .
Insomma, siamo quasi al pasticcio costituzionale che tuttavia è nato a causa dell’operato dei giudici per due volte errato . Essi , infatti , stabilendo in camera di consiglio che l’alimentazione e l’idratazione sono autentiche “terapie” a cui si è liberi di rinunciare , per un verso , hanno dato la stura alle divisioni cui oggi si assiste fra Governo e Quirinale ; per altro verso , hanno preteso di raggiungere in poche ore una verità su cui da anni dibattono filosofi , giuristi e scienziati , la quale però fa a pugni col buon senso . Quel buon senso che – come scriveva Manzoni- c’è, ma se ne sta nascosto per paura del senso comune .

Pubblicato in Senza categoria | 2 commenti

INNO DI SANT’AGATA

Inneggiamo alla martire invitta
Rifulgente di luce divina
Inneggiamo alla grande eroina
Presso l’ara cosparsa di fior
Anelante di palpiti sacri
Si diffonde la gioia nel cielo
Ed all’ombra del mistico velo
Sorga l’inno festoso dei cuor.

Tu che splendi in Paradiso
Coronata di vittoria
O Sant’Agata la gloria
Per noi prega, prega di lassù

Esultante nei duri tormenti
Luminosa nel carcere oscuro
Ella affronta con animo puro
Le minacce d’un uomo crudel
Non ascolta le vane lusinghe
Le promesse d’un sogno radioso
Vince il fuoco e del ciel armonioso
L’innamora l’eterno splendor

Tu che splendi in Paradiso
Coronata di vittoria
O Sant’Agata la gloria
Per noi prega, prega di lassù

Per i secoli vola il suo nome
E risuona pei monti e sul mare
Circonfuso di sole l’altare
Il Suo corpo conserva fedel.
Su! Leviam cittadini l’evviva
Al valor centenario possente
Di colei che pregava morente
Il Signor della vita immortal.

Tu che splendi in Paradiso
Coronata di vittoria
O Sant’Agata la gloria
Per noi prega, prega di lassù

 

W S. AGATA

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Messaggio del 2 febbraio 2009 ( Mirjana )

Cari figli, oggi con cuore materno desidero ricordarvi, cioè avvertirvi dell’imenso amore di Dio e della pazienza che scaturisce da esso. Il vostro Padre mi manda e aspetta. Aspetta i vostri cuori aperti pronti per le sue opere. Aspetta i vostri cuori uniti nell’amore cristiano e nella misericordia nello spirito di mio Figlio. Non perdete tempo, figli, perché non ne siete padroni. Vi ringrazio.

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

MESSAGGIO DEL 25 GENNAIO 2009

"Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Sia la preghiera per voi come un seme che metterete nel mio cuore, che Io consegnerò al mio figlio Gesù per la salvezza delle vostre anime. Desidero figlioli, che ogniuno di voi si innamori della vita eterna che è il vostro futuro e che tutte le cose terrene siamo per voi un aiuto per avvicinarvi a Dio Creatore. Io sono con voi così a lungo perchè siete sulla strada sbagliata. Soltanto con il mio aiuto, figlioli, aprirete gli occhi. Ci sono tanti che vivendo i miei messaggi comprendono che sono sulla strada della santità verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

ESSERE SICILIANO!!!

Sei siciliano se, pur non avendo un lavoro e un euro in tasca offri il caffè al bar ai tuoi amici!
Sei siciliano se, pur non avendo un lavoro scorazzi in giro con il macchinone!
Sei siciliano se trovi sempre un secondo del tuo tempo per un sorriso!
Sei siciliano se quando incontri fuori dalla sicilia un tuo concittadino che non avevi mai cagato in città, ci parli come se usciste insieme da una vita!
Sei siciliano quando ti lamenti sempre della tua città e quando sei fuori la vanti come se fosse il paese delle meraviglie!!!
Sei siciliano se ami in modo passionale!!
Sei siciliano se dai una moneta all’uscita della metropolitana alla vecchina di 75 anni seduta sulle scale a -3 gradi!
Sei siciliano se sei gelosissimo delle persone che ritieni importanti!!
Sei siciliano quannu parri cu tutti!!!!!
Sei siciliano quando non ti tiri indietro a una detta C U R N U T U da un’automobilista del nord!
Sei siciliano quando dici di non essere permaloso e ti incazzi ad ogni appunto che ti fanno!
Sei siciliano quando vivi fuori e dici: ‘Io cà nun ci muoru…!!!!’
Sei siciliano quando vivi al nord e almeno una volta al giorno ti viene nostalgia della tua terra e della sua gente!
Sei siciliano se pur vivendo al nord da più di 5 anni non perdi una virgola del tuo meraviglioso accento!!! (…e tutti ti cugghiunianu!!!)
Sei siciliano se quando vivi fuori almeno 1 volta al mese ricevi il pacco che ti manda tua madre da giù con tutte le cose da mangiare sicule!
Sei siciliano se hai almeno 1 cd dei Tinturia ovviamente masterizzato!!!!
Sei siciliano se per fare 100 metri prendi la macchina!!!!
Si potrebbe continuare all’infinito, poiché i siciliani siamo i migliori in Italia, con mille sfaccettature e modi di fare conosciuti nel Mondo!!!!!
P.S. personale:
Sei siciliano quando a Milano cerchi l’arancinu, i cannoli, u panino chi panelle, a pasta cull’agghia, a sasizza arrustuta e u cicireddru fritto!!
Sei siciliano quando il collega non siciliano ti affianca con una granita nelle mani dicendoti: ‘Guarda che buona questa granita siciliana…’ Tu la guardi (la granita), vedi solo ghiaccio, poi guardi lui e urli: ‘Ma noooooooooooo…………..!!!!!!!!!! Dio… perdonalo non sa quello che dice!’

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Al capolinea della ragione, e dell’uomo

di Aldo Vitale @ ragionpolitica.it

«Probabilmente Dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita»; «La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno». Questi e altri simili slogan sono apparsi negli ultimi giorni su alcuni autobus di mezza Europa (Spagna, Inghilterra, Italia) nell’ambito di un attacco aperto e frontale delle comunità atee contro la Chiesa cattolica.

La campagna, promossa in nome della ragione e della liberazione dell’uomo dalla superstizione religiosa, tradisce in effetti tutta la sua ingenuità, cioè un cieco laicismo ed una incredibile irrazionalità che per gli organizzatori, i promotori ed i sostenitori di queste associazioni dovrebbero essere quanto meno imbarazzanti. Non occorre una particolare dimestichezza con la logica formale o con i più profondi strati di una solida preparazione filosofica per rendersi conto di quanta irrazionalità vi sia nell’affermazione che probabilmente Dio non esiste. Infatti, una affermazione o è vera o non è vera, qualcosa o esiste o non esiste: affermare che probabilmente qualcosa non esiste non è più razionale dell’affermare che qualcosa esiste, ma tradisce una concezione altrettanto dogmatica di chi sostiene che probabilmente Dio esiste.

Vi è tuttavia una differenza: posto infatti che non esiste la dimostrazione scientifica della inesistenza di Dio, anzi semmai è il contrario (come testimoniano il teorema di Godel o il l’elaborazione concettuale del filosofo della matematica Imre Toth) cioè che è logicamente dimostrato non solo che Dio esiste, ma che addirittura la sua esistenza è logicamente necessaria e necessariamente logica, affermare che probabilmente Dio non esiste o affermare che probabilmente Dio esiste non è esattamente la stessa cosa. Sostenere che Dio esiste, infatti, apre alla dimensione della fede, che in quanto tale si caratterizza per tutta l’elaborazione dottrinale che ne dimostra la razionalità e la ragionevolezza: elaborare la dimensione teologica, infatti, significa presupporre anche la dimensione ontologica ed assiologica, cioè la dimensione gnoseologica e razionale dell’esistenza umana. Sostenere che Dio non esiste, invece, pur apparendo un medesimo atto di fede invertito di segno, apre non già ad una dimensione «teologica» in senso lato, ma alla dimensione ideologica, tipica dell’ateismo che storicamente si è contraddetto in quanto ha assunto l’essenza e la forma di una fede anti-fede, appalesando così tutta la sua irrazionalità. Senza, tuttavia, affrontare ulteriormente la suddetta questione, che per mancanza evidente di spazio richiederebbe una trattazione manualistica separata, occorre soffermarsi proprio sulla circostanza per cui la negazione dell’esistenza di Dio comporta inevitabilmente la negazione della dignità della persona, cioè la negazione dell’identità dell’uomo, scadendo in una infima ed irreparabile irrazionalità.

Come ricordato, infatti, da Papa Benedetto XVI lo scorso 10 dicembre 2008 in occasione del concerto promosso dal Pontificio Consiglio della giustizia e della pace nel 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, «i diritti dell’uomo sono ultimamente fondati in Dio creatore, il quale ha dato ad ognuno l’intelligenza e la libertà. Se si prescinde da questa solida base etica, i diritti umani rimangono fragili perché privi di solido fondamento». Elidere Dio dall’esistenza significa, insomma, rischiare di elidere l’uomo stesso come i sanguinari fatti, nati da spinte ideologiche paganeggianti (il nazionalsocialismo) o dichiaratamente ateistiche (il comunismo), di tutto il XX secolo stanno a testimoniare. L’affissione di frasi che rispecchiano l’ideologia ateistica è dunque, oltre che il riflesso di una dimensione del tutto irrazionale, una iniziativa nettamente contrastante con il piano giuridico e politico della società occidentale e non può lasciare indifferenti né i credenti né tanto meno coloro che pur non riconoscendosi nella fede cattolica ritengono comunque necessario salvaguardare la dignità umana e la libertà della persona. In questo senso, del resto, scrive, da polacco memore dell’orrore del novecento, lo stesso Giovanni Paolo II: «Un mondo senza Dio si costruisce, presto o tardi, contro l’uomo».

La riproposizione così massiccia e pubblica di simili concetti, dunque, è ben lungi dall’essere una semplice manifestazione o esercizio di libertà del pensiero, in quanto essendo concetti derivati da una cultura anti-umana sono espressione di una radicale negazione della libertà dell’uomo, come ricordano le parole del filosofo Nikolaj Berdjaev: «L’uomo senza Dio cessa di essere uomo.[…] Quando perde Dio l’uomo si abbandona in balia di un elemento senza volto e senza umanità, diventa schiavo della necessità inumana», e la necessità è ovviamente l’opposto della libertà.

In quest’ottica simili iniziative dovrebbero essere vietate (come accaduto di già in Australia) senza timori ed ipocrisie; in caso contrario, cioè qualora non provvedesse la giustizia terrena, comunque certo sembra il verdetto della giustizia divina: del resto, come scrisse uno dei più grandi matematici e filosofi credenti della storia, Blaise Pascal, «sarà uno dei motivi di confusione per i dannati il vedersi condannati da quella loro stessa ragione con cui hanno preteso di condannare la religione cristiana».

Pubblicato in Senza categoria | 19 commenti

BUFERA SU ‘ANNOZERO’, SCONTRO CON FINI

di Daniela Simonetti
ROMA – Michele Santoro non è nuovo alle polemiche ma questa volta è un vero terremoto quello che si scatena il giorno dopo la puntata di Annozero dedicata a Gaza e alla "guerra dei bambini".
Puntata tesa che raggiunge l’acme quando Lucia Annunziata, ospite in studio, "disturba" il suo amico Michele per dirgli che l’impostazione é sbagliata, troppo sbilanciata verso le ragioni dei palestinesi. Santoro reagisce, le chiede di non dire sciocchezze e rincara la dose domandandole "quali crediti" intenda conquistare con la sua sortita. La Annunziata non ci sta, si alza e se ne va. Subito la puntata diventa un caso: se ne parla in Consiglio dei Ministri, arriva in Parlamento e la prossima settimana finirà direttamente sul tavolo del consiglio di amministrazione della Rai. In più pesa – nei commenti degli esponenti politici – la paralisi in cui è finita la Commissione di Vigilanza sulla Rai.
Tra i primi a scendere in campo è il presidente della Camera Gianfranco Fini che telefona al presidente della Rai Claudio Petruccioli per dirgli che la puntata "ha superato il livello di decenza". Fini chiama poi l’Annunziata per esprimergli solidarietà e apprezzamento, gli stessi sentimenti manifestati dal Consiglio dei Ministri al quale era presente Silvio Berlusconi. Quasi immediata la replica di Santoro a Fini: "In un Paese normale il livello della decenza lo supera un presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica". Ma è solo l’inizio di una giornata convulsa: contro Santoro piovono critiche dure da destra a sinistra con il Partito Democratico (tranne poche eccezioni) che, rispetto al giornalista, sceglie di stare dall’altra parte della barricata. Fuori dal coro Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani e l’Italia dei Valori.
L’affondo forse più doloroso viene dall’ambasciatore israeliano a Roma Gideon Meir che prende carta e penna e scrive a Petruccioli: "Siamo certi che Lei saprà adottare le necessarie misure per far sì che un simile spettacolo vergognoso non si ripeta più, e che possiate trovare la maniera adeguata per spiegare che si è trattato di una trasmissione che ha esulato da qualsiasi standard di etica giornalistica basilare". Il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici chiede l’intervento dell’Ordine nazionale dei giornalisti perché, a suo giudizio, nella trasmissione di ieri sera di Annozero sono state violate "le più elementari norme dell’etica giornalistica". "E’ stata una trasmissione di pura propaganda indegna, incompatibile con il servizio pubblico che la Rai dovrebbe svolgere", dice il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. Il Popolo della Libertà si scatena e con vari esponenti parla di faziosità, arroganza, disprezzo per il servizio pubblico, addirittura Luca Barbareschi definisce fascista il comportamento di Santoro. Berlusconi non commenta, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti dice: "In nessun Paese normale un normale conduttore televisivo reagisce in modo così scomposto e arrogante a una normale critica espressa da un’alta carica istituzionale. Informare, per di più su una rete del servizio pubblico, non significa mai deformare seguendo un’ottica esclusivamente di parte".
In serata si esprime Petruccioli:"La trasmissione Annozero di ieri sera merita critiche severe. Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti – di fronte a un conflitto così doloroso – a non cadere più in errori del genere" . Prossimo round mercoledì prossimo in Cda. Intanto, la Federazione Nazionale della Stampa e l’Usigrai mettono in guardia dal rischio di interventi censori.

 

tratto da http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_871404291.html

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento